Markdown è il linguaggio di markup leggero ideato nel 2004 da John Gruber, in collaborazione con Aaron Swartz, con l’obiettivo di creare un formato di scrittura facile da leggere e scrivere, ma che potesse essere convertito in HTML in modo semplice. A differenza di linguaggi più complessi come HTML, Markdown utilizza una sintassi minimale che non appesantisce il testo, rendendolo leggibile anche in formato raw.

È particolarmente diffuso tra sviluppatori, scrittori e content creator perché offre un modo intuitivo per formattare testi senza la necessità di strumenti complessi o interfacce grafiche.

Da dove viene?

L’idea alla base del Markdown nasce dall’esigenza di semplificare la scrittura di documenti destinati al web, senza obbligare gli autori a immergersi nella sintassi dettagliata dell’HTML. Gruber e Swartz hanno creato un linguaggio che non solo permette una conversione diretta in HTML, ma che può essere utilizzato come documento leggibile anche in assenza di un parser.

Perché è così diffuso?

Negli ultimi anni, Markdown ha trovato applicazione in numerosi contesti grazie alla sua semplicità e flessibilità:

  • Gestione di contenuti statici: piattaforme come GitHub, GitLab, e altri strumenti di versioning lo utilizzano ampiamente per file README e documentazione.
  • Editor di testo e blogging: software come Obsidian, Typora, e piattaforme come WordPress supportano Markdown, semplificando la scrittura di articoli e note.
  • Scrittura collaborativa: strumenti come Notion e Slack permettono l’utilizzo di sintassi Markdown per una formattazione rapida.
  • Generazione automatizzata di documenti: grazie alla possibilità di essere convertito in PDF, HTML o ePub con strumenti come Pandoc.
Markdown Guide
A free and open-source reference guide that explains how to use Markdown.

La sua diffusione è alimentata dal fatto che è multipiattaforma, aperto, e facilmente convertibile in altri formati.

Come si usa?

Markdown utilizza una sintassi semplice, basata su caratteri testuali comuni. Ecco alcuni esempi:

  • Titoli: Utilizzano il simbolo #. La ripetizione di più # indica un titolo di livello inferiore.

Esempio: # Titolo Principale (H1), ## Sottotitolo (H2).

  • Testo in grassetto: Circonda il testo con ** o __.

Esempio: **grassetto**.

  • Corsivo: Circonda il testo con * o _.

Esempio: *corsivo*.

  • Liste puntate: Usa il simbolo - o * all’inizio della riga.

Esempio:

- Primo elemento

- Secondo elemento

  • Collegamenti: Scrivi il testo in parentesi quadre e l’URL tra parentesi tonde.

Esempio: [Clicca qui](https://example.com).

Tabella dei tag Markdown

Ecco una tabella completa con i principali tag Markdown e indicazioni utili sulla sintassi:

Funzione Sintassi
Titolo H1-H6 # Titolo (H1) fino a ###### Titolo (H6)
Grassetto **testo** o __testo__
Corsivo *testo* o _testo_
Lista Puntata - Elemento o * Elemento
Lista Numerata 1. Elemento
Blocco Citazione > testo
Link [testo](URL)
Immagine ![alt](URL immagine)
Codice Inline `codice`
Blocco di Codice <br>codice<br>
Separatore --- o ***
Tabella | Col1 | Col2 | Col3 |
| --- | --- | --- |
Checkbox - [ ] Non fatto
- [x] Fatto

Markdown è uno strumento potente, semplice e accessibile, che si adatta perfettamente alle esigenze di chi lavora con i contenuti digitali. La sua semplicità lo rende perfetto sia per i principianti sia per gli utenti avanzati che desiderano velocizzare il proprio flusso di lavoro.

Se non lo hai ancora provato, oggi potrebbe essere il giorno giusto per cominciare ad esplorare le infinite possibilità offerte dal Markdown!

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