Venerdì scorso — 5 dicembre – all’Oasi San Giacomo di Vago di Lavagno, si è svolto il convegno “Hospitality come Risorsa del Territorio”, un appuntamento che ha riunito amministrazioni, imprese, professionisti e realtà associative intorno ad un tema che oggi più che mai richiede una visione condivisa: lo sviluppo territoriale guidato dalla cultura, dal saper fare e dall’identità locale.

L’iniziativa del Comune di San Martino Buon Albergo, con il patrocinio della Provincia di Verona, del Comune di Lavagno e della Camera di Commercio di Verona, ha dato vita a una serata densa di contenuti, testimonianze e prospettive concrete.
Un convegno ricco di stimoli e contributi di altissimo livello
Sotto la moderazione dell’avvocato Marco Giuri, gli interventi hanno offerto spunti che hanno toccato turismo, cultura del lavoro, artigianato, narrazione d’impresa, enologia, neuromarketing e innovazione.
Tra i relatori:
- Luca Caputo, Destination Verona&Garda Foundation
- Andrea Bettini, narratore d’impresa
- Marina Danieli, Presidente settore moda Confindustria Verona
- Alberto Marchisio, CADIS 1898
- Mario Di Paolo, fotografo e ideatore di Spazio di Paolo
Ognuno ha portato una propria visione molto interessante sul valore culturale del territorio e sulle opportunità da costruire attraverso nuove forme di collaborazione.
È stato uno di quei rari momenti in cui pubblico e privato dialogano davvero, mettendo a fattor comune esperienze e prospettive.
Il mio intervento (disastroso) 🙃
La mia relazione era dedicata ad un tema molto atteso perché considerato da tutti cruciale per le aziende del territorio:
Come governare il cambiamento digitale e l’intelligenza artificiale senza perdere il controllo dei propri dati.
Un tema che (chi mi segue lo sa) sto portando avanti da molto tempo con la CCIAA di Milano e a cui tengo quindi moltissimo! E che conosco come le mie tasche, aggiungerei…
Avrei dovuto sviluppare il discorso secondo una sequenza narrativa precisa, supportata da slide che avevo preparato con cura.
Ma… sui dispositivi degli (incolpevoli) organizzatori la mia presentazione ha deciso di non collaborare: niente immagini, niente flusso visivo, niente traccia.
Risultato?
Per la prima volta in un contesto pubblico ho perso completamente la tramontana, lo devo ammettere candidamente.
Un piccolo blackout di orientamento, che a me è parso interminabile: quel momento in cui il cervello continua a cercare una slide che non arriverà mai.
Poi ho ripreso il filo, improvvisando e adattando i contenuti sul momento.
Non era minimamente la presentazione che avrei voluto … ma è stata comunque un’occasione preziosa per confrontarsi apertamente con il pubblico, rispondere alle domande grazie agli assist dell’ottimo moderatore e riflettere a voce alta su un tema che riguarda tutti noi.
A volte anche gli imprevisti sono parte dell’esperienza.
Un ringraziamento doveroso
Nonostante la mia défaillance, porto a casa un’impressione estremamente positiva della serata.
Ho percepito con chiarezza quanta voglia ci fosse di costruire insieme, dal vivo, mettendoci presenza, voce, lavoro, organizzazione e tanta buona comunicazione.
Eventi come questo dimostrano quanto un territorio, quando è ben guidato e messo in rete, sappia essere vivo, competente e capace di generare valore reale.
Un grazie sincero al Comune di San Martino Buon Albergo, ai partner, ai relatori, agli ospiti e a tutti coloro che hanno ascoltato con interesse anche il mio intervento un po’ traballante.
C’è davvero bisogno di più momenti così: luoghi in cui impresa, cultura e innovazione smettono di essere slogan e diventano strumenti concreti per immaginare e costruire un futuro condiviso.

