C’era una volta un Grinch solitario che voleva rubare il Natale. Ma oggi, al posto del sacco per i regali, ha un laptop, una VPN e un bel set di malware personalizzati. Mentre noi ci abboffiamo di pandoro e Franciacorta, lui affila i suoi strumenti digitali, pronto a colpire.

Sì, avete capito bene: durante le festività natalizie, gli attacchi informatici si intensificano. Ma perché proprio a Natale? Semplice: il Grinch (cioè l’hacker) sa benissimo che gli uffici chiudono, gli addetti alla sicurezza IT sono in ferie e i sistemi di monitoraggio sono lasciati in “modalità silenziosa” come la playlist di Natale di sottofondo.

🎁 Perché gli hacker amano le feste?

Mentre voi scartate i regali, loro scartano… le vostre credenziali! Durante le lunghe festività, molte aziende riducono il personale operativo, i team IT sono in ferie e le caselle di posta sono piene di “Buon Natale e Felice Anno Nuovo” (e, guarda caso, qualche phishing ben mascherato).

Il Grinch sa che questo è il momento ideale per sferrare il suo attacco. Perché? Perché l’obiettivo non è una “toccata e fuga”, ma il “concerto grosso”, l’attacco più subdolo, silenzioso e devastante di tutti: il crypto locker.

💣 Il grande classico di Natale: il Crypto Locker!

Se il furto di dati è un blitz, il Crypto Locker è una rapina a tempo e richiede moltissime ore, spesso giorni, per essere portato a termine con successo. L’hacker entra nel sistema aziendale, crittografa tutto e lascia un bel biglietto di Natale:

🎄 “I tuoi file sono stati criptati. Se li rivuoi, paga in Bitcoin. Buon Natale e felice riscatto!”

Il Crypto Locker è l’attacco preferito durante le feste perché richiede tempo. Non viene lanciato di corsa, ma con calma e precisione. L’hacker sa che i tecnici IT torneranno solo il 2 o il 3 gennaio (forse anche con i postumi del veglione), e intanto il danno si espande. Quando l’azienda se ne accorge è troppo tardi: i dati sono criptati, i backup (se esistono) potrebbero essere irrimediabilmente compromessi e il “riscatto” da pagare non sarà in torroncini ma in Bitcoin.

📚 Qualche esempio di “Grinch attacco” di Natale

  1. L’attacco di Kevin Mitnick a Tsutomu Shimomura (Natale 1994) – Il 25 dicembre 1994, l’hacker Kevin Mitnick, noto come “Il Condor”, sfruttò una vulnerabilità nei sistemi di Tsutomu Shimomura, un esperto di sicurezza informatica, per accedere illegalmente ai suoi dati. Mitnick utilizzò tecniche avanzate di IP spoofing per ingannare i sistemi di Shimomura, approfittando del fatto che durante le festività la vigilanza era ridotta.
  2. FreeLeaksmas: la condivisione di 50 milioni di record (Natale 2023) – Durante la vigilia di Natale del 2023, nel dark web è avvenuta una massiccia distribuzione gratuita di dati rubati, denominata “FreeLeaksmas”. Oltre 50 milioni di record, provenienti da varie organizzazioni, sono stati condivisi pubblicamente, mettendo a rischio la sicurezza e la privacy di milioni di individui.
  3. Attacco SpyLoan tramite app Android infette (Natale 2024!!!) – Nelle ultime settimane sono state scoperte 15 applicazioni Android malevole, note come “SpyLoan”, che promettono prestiti rapidi ma, una volta installate, sottraggono dati sensibili dagli smartphone degli utenti. Queste app hanno già infettato milioni di dispositivi è causeranno significative perdite finanziarie e violazioni della privacy durante le vacanze che stanno per cominciare.

🛡️ Come NON farci rubare il Natale?

  1. Fate come Kevin McCallister in “Mamma ho perso l’aereo”: lasciate delle trappole! Programmate sistemi di monitoraggio attivi H24, impostate alert su accessi anomali e segnalate ogni “movimento sospetto”.
  2. Non lasciate la casa vuota: anche se il team IT è in ferie, assicuratevi che qualcuno sia “reperibile” per le emergenze.
  3. Non aprite regali dagli sconosciuti: le email di “Buon Natale! Clicca qui per vedere il nostro augurio speciale” sono a volte delle vere e proprie bombe a orologeria. Non cliccate, se non siete certi della loro origine.
  4. Backup, backup e ancora backup! Fate copie dei dati e custoditele al sicuro, meglio se off-site o in sistemi separati da quelli abituali.
  5. Fate gli aggiornamenti prima del 23 dicembre! Se la piattaforma o il software ha una vulnerabilità nota, gli hacker la conoscono meglio di voi. Aggiornate tutto prima di mettervi in ferie.

🎉 Dessert con brindisi e auguri

Il Grinch degli hacker odia il Natale, ma non perché ama il silenzio o il buio: lo odia perché vuole fare soldi. Se non vogliamo che i nostri sistemi finiscano “sotto sequestro” è importante agire per tempo. Anche se siamo ormai agli sgoccioli e sarebbe stato decisamente meglio farlo prima, approfittate di questi ultimi giorni per mettere al sicuro i vostri dati: un backup in più non guasta mai.

Con queste dritte spero di contribuire a difendervi dal Grinch digitale, permettendovi di godervi il vostro Natale e i festeggiamenti di Capodanno senza spiacevoli interruzioni. E se vedete una mail con “Urgente! Buone Feste!”… ricordate: potrebbe essere il Grinch, e lui non ha mai scritto biglietti di auguri.

Buon Natale e felice, sicuro, criptograficamente protetto, sereno Anno Nuovo a tutti! 🎄
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