Dal 2 febbraio 2020, GitHub ha iniziato a custodire milioni di righe di codice open source nel GitHub Arctic Code Vault, situato in una miniera di carbone dismessa, nel cuore delle Svalbard, in Norvegia. Questo archivio rappresenta una sorta di arca tecnologica, progettata per proteggere una parte cruciale della nostra eredità digitale in un momento in cui l’incertezza globale è più forte che mai.
Le sorgenti dei repository pubblici di GitHub sono state impresse su pellicole ottiche speciali, progettate per resistere almeno 1.000 anni. Un pensiero che fa riflettere, soprattutto se consideriamo quanto velocemente le infrastrutture digitali e fisiche possano essere compromesse in caso di conflitti o catastrofi su larga scala.
Il progetto non è soltanto un tributo alla resilienza del sapere condiviso, ma anche una dichiarazione d’intenti: preservare il patrimonio digitale dell’umanità, indipendentemente dagli esiti di eventi storici che potrebbero ridefinire il nostro futuro.
In un’epoca in cui i confini tra sicurezza informatica e geopolitica si fanno sempre più labili, l’importanza di garantire la sopravvivenza del codice – un linguaggio universale che attraversa culture e nazioni – è fondamentale. Mentre l’incertezza cresce, la domanda sorge spontanea: cosa accadrebbe se il sistema digitale globale venisse distrutto?
Non possiamo sapere con certezza cosa ci riserva il futuro, ma sappiamo che parte del nostro progresso tecnologico è al sicuro, nascosto tra i ghiacci artici. E se un giorno dovessimo ricostruire dalle macerie, qualcuno, forse tra mille anni, troverà lì il nostro contributo al sapere collettivo.
Per scoprire di più su questo straordinario (e inquietante) progetto di preservazione, visita: GitHub Arctic Code Vault.