Nel panorama del marketing e della comunicazione aziendale, la credibilità è uno degli asset più importanti. Tuttavia, molte aziende e professionisti cadono nella tentazione di millantare competenze inesistenti o di promettere risultati irrealizzabili per attirare clienti. Questo approccio non solo mina la fiducia del pubblico, ma nel lungo periodo danneggia anche la reputazione di chi la adotta.
La comunicazione etica, invece, si basa sulla trasparenza e sull'onestà. Per essere davvero credibili e instaurare un rapporto di fiducia con i propri clienti, ecco 10 regole fondamentali da seguire.
1. Non promettere ciò che non puoi mantenere
Le aspettative dei clienti devono essere gestite in modo realistico. Offrire soluzioni miracolose o garantire successi certi senza basi concrete può portare a grandissime delusioni e danni reputazionali difficili da cancellare.
2. Dichiarare le proprie competenze in modo onesto
Se un'azienda o un professionista non ha determinate competenze, non deve spacciarsi per esperto in quel campo. Meglio essere chiari sui propri punti di forza e collaborare con esperti per colmare eventuali lacune.
3. Essere trasparenti sull'uso dell'intelligenza artificiale
L'AI sta rivoluzionando il mondo della comunicazione, ma il suo utilizzo deve essere dichiarato. Se si impiegano chatbot, avatar o strumenti di scrittura automatizzata, i clienti devono saperlo per evitare sensazioni di inganno, che si trasformano poi in perdita della fiducia.
4. Non usare avatar digitali senza dichiararlo
L'uso di avatar per rappresentare una persona reale può essere accettabile solo se dichiarato apertamente. Un cliente ha diritto di sapere se sta interagendo con una persona fisica o con il prodotto di un'intelligenza artificiale, per quanto sia ben fatto e perfettamente realistico.
5. Evitare il clickbait fuorviante
I titoli accattivanti possono essere utili per attirare l'attenzione, ma se il contenuto non mantiene la promessa del titolo stesso, si perde completamente in credibilità. Il marketing etico punta su contenuti di valore e coerenti con le aspettative create.
6. Rispettare la privacy e i dati dei clienti
L'uso dei dati personali deve essere chiaro e regolamentato. Ingannare gli utenti con moduli di iscrizione ambigui o nascondere clausole poco chiare nelle privacy policy mina la fiducia e danneggia completamente la nostra reputazione.
7. Evitare testimonianze false o inventate
Le recensioni e le testimonianze devono essere autentiche. Creare feedback falsi o gonfiare le esperienze dei clienti per convincere gli utenti è una pratica scorretta che, se scoperta, può avere gravi ripercussioni, anche sul piano legale.
8. Comunicare con chiarezza e senza ambiguità
Messaggi vaghi o volutamente ambigui possono confondere il cliente e creare false aspettative. Il linguaggio chiaro, diretto e preciso aiuta a costruire un rapporto di fiducia solido e, soprattutto, duraturo.
9. Essere sempre coerenti tra comunicazione e azione
Un'azienda deve dimostrare con i fatti ciò che comunica. Se un brand si definisce "green", deve adottare pratiche sostenibili reali. Se un professionista si presenta come esperto, deve avere un portfolio che lo dimostri. Mostra sempre sui tuoi canali di comunicazione tutto quello che può documentare le tue affermaizioni: certificazioni, traguardi documentabili, eccetera.
10. Formarsi e aggiornarsi costantemente
Essere onesti non significa fermarsi. Se una competenza manca, è sempre possibile acquisirla con formazione e aggiornamento. La crescita professionale è il miglior antidoto contro la tentazione di millantare.
Concludiamo eticamente!
L'etica nella comunicazione aziendale non è solo un obbligo morale, ma una strategia vincente nel lungo periodo. Essere trasparenti, onesti e coerenti permette di costruire relazioni solide con i clienti, migliorando la reputazione e la credibilità del proprio brand, ma anche quella del cliente per cui lavoriamo.
Per questo, ti dichiaro con tutta trasparenza e onestà che sì, l'idea di questo articolo è completamente mia e miei sono i 10 concetti espressi, tutti provenienti dalla mia diretta esperienza sul campo. In questo articolo è stata però utilizzata l'AI per rendere più semplici e comprensibili i 10 punti, anche se poi, come sempre accade, le rielaborazioni dell'AI me le sono dovute rivedere e rimettere a posto una per una, assicurandomi di scrivere esattamente quello che intendevo trasmettere, nel pieno rispetto di chi leggerà queste parole e, se permettete, nel pieno rispetto anche di me stesso, della mia reputazione e della mia etica professionale - ma, se vogliamo, anche personale.
Questo è quello che io mi aspetto sempre da un professionista, e questo dovete cominciare a pretendere anche voi dai vostri fornitori, collaboratori e dipendenti, se non volete, prima o poi, farvi travolgere dalle conseguenze della mancanza di etica altrui.
Buona comunicazione etica a tutti! 🙃