Viviamo in un'epoca in cui ogni azienda, grande o piccola che sia, investe costantemente nella comunicazione digitale. Siti web, social media, campagne pubblicitarie online, newsletter: tutto viene costruito con grande sforzo e investimento, nel tentativo di lasciare un segno nel presente e, possibilmente, lasciare qualche traccia di sé anche nel futuro. Ma c'è una domanda che raramente ci poniamo: quanto di tutto questo sopravviverà nel tempo?
Oggi assistiamo spesso ad operazioni amarcord, in cui aziende storiche italiane ripropongono format pubblicitari che hanno fatto grandi i loro brand negli anni Sessanta, Setttanta e Ottanta: pubblicità televisive e spot entrati stabilmente nell'immaginario e nel linguaggio comune, design e grafiche ripescate dagli anni d'oro della carta patinata, jingle e tormentoni riesumati dai giorni della nostra prima infanzia. Tutte queste operazioni, sono possibili solo perché esistono archivi aziendali in cui si trovano copie ben conservate di questa antiche, preziose testimonianze.
Ogni volta che un sito web viene rifatto, ogni volta che una piattaforma cambia tecnologia o che un social network cade in disuso, perdiamo invece irrimediabilmente una parte significativa del patrimonio digitale accumulato. Si stima che con ogni aggiornamento o rifacimento di un sito web, almeno il 70% dei contenuti precedenti venga definitivamente eliminato. Testi, immagini, video, documenti: tutto ciò che un'azienda ha prodotto rischia di sparire per sempre, senza lasciare traccia. Ma c'è una soluzione, e sta nella scelta di una strategia digitale che tenga conto della stabilizzazione e conservazione a lungo termine delle produzioni digitali.
La fragilità della comunicazione digitale
Il problema principale della comunicazione digitale aziendale è la sua volatilità. Al contrario di un archivio cartaceo, che può resistere per centinaia di anni in un magazzino polveroso, i dati digitali sono estremamente vulnerabili, perché sono soggetti a:
- Obsolescenza tecnologica: formati che diventano inutilizzabili nel tempo.
- Cambiamenti aziendali: ristrutturazioni, fusioni, chiusure di siti web.
- Politiche delle piattaforme: social network che cancellano profili inattivi o modificano i loro algoritmi rendendo invisibili vecchi contenuti.
- Mancanza di strategie di archiviazione: molte aziende non hanno un piano per salvare e organizzare il proprio materiale digitale.
Quante volte abbiamo visto aziende perdere anni di contenuti semplicemente perché un server è stato dismesso o un sito non è stato migrato correttamente? La risposta è: moltissime.
Il ruolo di una figura tecnica specializzata
Ecco dove entra in gioco un professionista tecnico capace di stabilizzare definitivamente un sito web e la comunicazione aziendale, garantendo che tutto ciò che viene creato oggi sia accessibile anche tra venti, trenta o cinquant'anni.
La soluzione non sta solo nell'archiviazione dei dati, ma nella creazione di una struttura digitale stabile e conforme agli standard universali, in modo che il materiale prodotto possa essere facilmente leggibile e accessibile nel tempo. Alcuni punti chiave di questa strategia includono:
- Strutturazione di database ben organizzati: evitare contenuti dispersi o salvati in formati proprietari difficilmente recuperabili.
- Utilizzo di standard web a lungo termine: HTML, XML, JSON e formati aperti per testi, immagini e video.
- Backup periodici e versioning: conservare copie di sicurezza delle versioni precedenti del sito web.
- Archiviazione decentralizzata: soluzioni come IPFS o blockchain per garantire la conservazione dei dati nel tempo.
- Conformità agli standard W3C: assicurare che il sito web sia sempre leggibile dai browser futuri e compatibile con tecnologie emergenti.
Questi accorgimenti non solo evitano la perdita di contenuti, ma permettono anche di ottimizzare l’investimento aziendale, garantendo che la comunicazione digitale costruita oggi possa continuare a generare valore anche in futuro.
Un sito web senza tempo
Immaginiamo un’azienda che, grazie a una strategia ben pianificata, possa accedere con facilità ai suoi contenuti di venti o trent’anni fa, riutilizzandoli senza doverli ricreare da zero. E pensiamo anche al vantaggio competitivo di poter analizzare la propria evoluzione nel tempo, senza lacune o pezzi mancanti.
Investire in una struttura digitale solida e duratura significa garantire che il lavoro di oggi non vada disperso, ma diventi un vero e proprio patrimonio aziendale, accessibile e utilizzabile nel tempo.
Le aziende che comprendono questa necessità e si affidano a figure professionali specializzate sono quelle che non solo comunicano nel presente, ma costruiscono il proprio futuro. Ed è questo il vero valore della comunicazione digitale: non solo raccontare chi siamo oggi, ma assicurarci che questa storia possa essere raccontata anche domani.