Oggi l'anonimato online è un tema cruciale come non mai ed ha ormai a che fare sempre più pesantemente con la protezione delle libertà individuali e per il funzionamento di una democrazia sana. Mentre le tecnologie si evolvono alla velocità della luce, aumentano esponenzialmente anche le minacce alla privacy di ognuno di noi, rendendo indispensabile conoscere e utilizzare strumenti che garantiscano il completo anonimato online. In questo articolo faccio un rapito recap di alcune delle tecniche più diffuse per mantenere l'anonimato in rete e cerco di farvi riflettere sull'importanza di questi strumenti per la difesa della piena e consapevole libertà di espressione.

1. VPN

Una VPN cripta il traffico internet dell'utente e lo instrada attraverso un server remoto, nascondendo così l'indirizzo IP reale e rendendo difficile rintracciare l'attività online. Le VPN di alta qualità offrono anche funzionalità aggiuntive, come la protezione contro le fughe di informazioni sulle attività di risoluzione DNS - ovvero tracciamento dei siti che visitiamo attraverso le chiamate DNS della nostra rete - e l'interruzione della connessione in caso di problemi di sicurezza.

Ecco alcuni dei servizi VPN che vi consiglio - ma ce ne sono anche altri, fate un po' di ricerca in merito:

2. Browser Tor

Tor è un software gratuito che permette di navigare anonimamente su Internet. Utilizzando un sistema di rimbalzo del traffico attraverso una rete globale di server volontari, Tor nasconde l'origine dei dati e rende estremamente difficile tracciare l'utente. Questo browser è particolarmente utile per accedere a siti web che potrebbero essere bloccati o censurati.

3. Email e messaggistica

Per garantire un anonimato completo è importante utilizzare servizi di email e di messaggistica che offrano crittografia end-to-end. ProtonMail, ad esempio, è noto per la sua sicurezza e privacy, mentre Signal è una delle app di messaggistica più sicure sul mercato, entrambe progettate per proteggere la comunicazione degli utenti.

4. Bitcoin e Monero: criptovalute anonime

Le transazioni finanziarie possono rivelare molto su un utente. L'uso di criptovalute come Bitcoin, o meglio ancora Monero, che è progettato per garantire un alto livello di anonimato, può proteggere le identità durante le transazioni online. Monero, in particolare, utilizza tecnologie avanzate come le firme ad anello per offuscare le transazioni.

5. Navigazione in incognito e motori di ricerca privati

Anche se non garantisce l'anonimato completo, la modalità di navigazione in incognito può ridurre le tracce lasciate sul dispositivo. Per una maggiore protezione, è consigliabile utilizzare motori di ricerca che non tracciano gli utenti, come DuckDuckGo o StartPage.

6. TAILS

Per i più smanettoni c'è poi TAILS (The Amnesic Incognito Live System) un sistema operativo basato su Linux Debian, progettato per preservare la privacy e l'anonimato. È un sistema operativo "live", che può essere avviato da una chiavetta USB o un DVD, senza lasciare tracce sul computer utilizzato. Tutte le connessioni Internet passano attraverso la rete Tor, garantendo l'anonimato. TAILS non salva dati persistenti a meno che non sia configurato diversamente, e include strumenti di sicurezza come il crittografo GnuPG e applicazioni per comunicazioni sicure. È utilizzato da giornalisti, attivisti e chiunque abbia bisogno di un alto livello di riservatezza.

L'Anonimato come garanzia di libertà e democrazia

La possibilità di essere anonimi online non è solo una questione di privacy, ma anche di libertà di espressione e di autodifesa contro il controllo e la censura. In molte parti del mondo, la possibilità di esprimersi liberamente senza paura di ritorsioni è fondamentale per il funzionamento della democrazia. Ma anche da noi, nel prospero e apparentemente libero Occidente, le tracce che ci lasciamo alle spalle durante le nostre navigazioni possono compromettere o condizionare le informazioni che riceviamo poi dalla Rete, ledendo di fatto la nostra libertà di informazione e di espressione.

Anche se cercano ogni di farci credere il contrario, l'anonimato non è un crimine, ma una forma di difesa e di autotutela.

L'anonimato consente a giornalisti, attivisti e cittadini comuni di denunciare abusi, informare il pubblico e partecipare al dibattito pubblico senza il timore di essere perseguitati. In questo senso, l'anonimato online non è solo uno strumento di protezione individuale, ma un pilastro essenziale delle nostre democrazie.

Condividi questo post